Dengue, primi casi in Italia: ecco dove scattano le misure di sicurezza
In un anno in cui l’attenzione del mondo è stata catturata da molteplici sfide sanitarie, il virus Dengue ha fatto la sua comparsa in modo inaspettato e ha richiesto una risposta rapida e coordinata. I primi casi di infezione da virus Dengue, sono stati segnalati nella Provincia di Lodi, mettendo in evidenza l’importanza della vigilanza e delle misure preventive per mantenere la sicurezza delle trasfusioni di sangue.
La comparsa dei primi casi di virus Dengue pone l’attenzione sul ruolo cruciale che centri trasfusionali e donatori di sangue svolgono nel garantire che il sangue donato sia sicuro per i riceventi. Nonostante il virus non sia trasmesso da persona a persona, ma avviene prevalentemente attraverso la puntura delle zanzare del genere Aedes, la possibilità di infezione attraverso trasfusioni sottolinea la necessità di misure rigorose e attente.
A comunicarlo è il Centro Nazionale Sangue, il quale ha diramato prontamente i provvedimenti da adottare per la prevenzione della trasmissione trasfusionale della predetta infezione mediante emocomponenti labili prodotti da donatori potenzialmente viremici asintomatici.
Ultimo aggiornamento: mercoledì 4 ottobre 2023
- 4 ottobre 2023 – Comune di Anzio: sospensione dalla donazione per 28 giorni dopo un soggiorno anche di poche ore nel Comune di Anzio.
- 1 settembre 2023 – Provincia di Latina: sospensione dalla donazione per 28 giorni dopo un soggiorno anche di poche in provincia di Latina (Regione Lazio).
- 21 agosto 2023 – Comune di Roma: sospensione dalla donazione per 28 giorni dopo un soggiorno anche di poche ore nel Comune di Roma (Regione Lazio).
- 18 agosto 2023 – Provincia di Lodi: sospensione dalla donazione per 28 giorni dopo un soggiorno anche di poche ore nella provincia di Lodi (Regione Lombardia).